Emergenza Coronavirus – Aggiornamento DPCM del 09 marzo 2020

Data:

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Dr. Pierangelo Scappini Risorse Umane e Org.ne

Dr. Salvatore Cocchiaro Risorse Umane e Org.ne – R.I.

Poste Italiane S.p.A. Viale Europa,175

00144 Roma

Roma, 11 marzo 2020

Oggetto: DPCM del 9/3/2020 – Misure urgenti in materia di contenimento del contagio.

In riferimento vostra del 10 marzo 2020, afferente l’oggetto, scriventi Segreterie Nazionali, pur apprezzando i molteplici avanzamenti e nella consapevolezza della necessità, anche ex legge, di garantire un presidio minimo essenziale, ritengono che ulteriori aspetti vadano approfonditi in sede di Comitato Centrale di Crisi, onde attenuare le gravi difficoltà del momento sul territorio.

Si precisa quanto segue:

  • abbiamo apprezzato la chiarezza che finalmente l’azienda ha fatto sui trattamenti da attribuire nei confronti del personale che si asterrà dal servizio a causa della condivisa contrazione del presidio sul territorio. Quanto innanzi a conferma della nostra impostazione iniziale sul considerare tali assenze giustificate, in attesa delle disposizioni del Governo in materia di ammortizzatori sociali (vedi CIGO in deroga) o attivazione del Fondo di Solidarietà;
  • per quanto attiene il piano di chiusura degli uffici postali, sarebbe auspicabile un’alternanza degli stessi, al fine di estendere le conseguenti cautele ad una platea più vasta di operatori;
  • nel mentre sono ben delineati gli interventi su MP, non riusciamo a comprendere le misure che comporteranno la riduzione del personale in servizio fino al 25% in PCL (portalettere/stabilimenti), non riscontrando sostanziali riduzioni del relativo presidio sul territorio. Sempre sulla Divisione PCL, in relazione al rilascio in cassetta della posta a firma (raccomandate, assicurate, oggi anche atti giudiziari), sarebbe necessario un raccordo tra le due linee (PCL – MP) per un avviso alla clientela che indichi tempi di consegna certi presso gli uffici postali, atteso il contestuale piano di chiusura degli stessi. Inoltre, in coerenza con l’attuale piano organizzativo emergenziale concepito dall’Azienda, gli ALI dovrebbero anticipare l’orario di ingresso e di uscita;
  • sollecitiamo misure relative all’osservanza delle distanze di sicurezza tra persone all’interno dei contact center, ex Cuas, Videocodifiche e in generale in tutte le strutture operative di COO sul territorio;
  • necessità di un monitoraggio continuo sulla fase di consegna delle mascherine e di tutte le dotazioni di protezione individuale previste, con focus acceso sulle zone in cui l’epidemia registra picchi più elevati e preoccupanti.

Nel garantire ogni forma di collaborazione, distinti saluti

LE SEGRETERIE NAZIONALI

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