Roma, 14 maggio 2025 – Si è svolta in videoconferenza la riunione dell’Esecutivo Nazionale UILposte, in un momento cruciale per il futuro delle lavoratrici e dei lavoratori di Poste Italiane. La relazione del Segretario Generale Claudio Solfaroli Camillocci ha posto al centro della discussione i profondi cambiamenti che stanno investendo il Gruppo, con particolare attenzione all’impatto delle recenti strategie industriali e all’assetto delle relazioni sindacali.
Tra i temi principali affrontati, l’acquisizione di TIM e l’attuazione del piano industriale aziendale, che – secondo UILposte – non sta valorizzando in modo adeguato il ruolo dei lavoratori, né garantendo il giusto equilibrio tra obiettivi di produttività e tutela salariale. Al contrario, si assiste a un crescente scollamento tra le esigenze del personale e le scelte aziendali, sempre più orientate al profitto degli azionisti, con conseguente erosione delle tutele, tagli occupazionali e riduzione dell’efficacia delle misure di prevenzione e sicurezza.
L’Esecutivo ha inoltre espresso forte preoccupazione per l’attuale modello di Relazioni Industriali, caratterizzato da una gestione unilaterale dei tavoli di trattativa e da una marginalizzazione delle voci scomode, come quelle di UILposte e Slc Cgil. “Si stanno firmando accordi in solitaria che recepiscono passivamente i desiderata dell’azienda – è stato denunciato – senza apportare alcun miglioramento concreto alle condizioni dei lavoratori”.
Di fronte a questo scenario, l’Esecutivo Nazionale ha deliberato all’unanimità l’avvio del percorso di mobilitazione, con l’obiettivo di proclamare uno sciopero generale, da condurre in unità d’azione con la Slc Cgil. Un segnale forte, necessario per riportare al centro il valore del lavoro e la dignità di chi ogni giorno contribuisce al successo del Gruppo Poste Italiane.
In coerenza con i principi costituzionali e con la volontà di promuovere una partecipazione attiva e consapevole, UILposte ha anche espresso il proprio sostegno al referendum abrogativo dell’8 e 9 giugno, in particolare ai quesiti relativi all’eliminazione del jobs act e alla responsabilità del committente negli appalti. Per gli altri quesiti, è stata sancita libertà di coscienza.
Infine, l’Esecutivo ha ribadito l’importanza strategica della comunicazione sindacale, impegnandosi a potenziare la presenza sui media e su tutti i canali digitali per rafforzare la diffusione delle iniziative, delle vertenze e delle proposte in difesa dei diritti dei dipendenti postali.
UIL Poste c’è, con determinazione e unità, per dare voce a chi lavora.