Roma, 29 aprile 2025 – SLC CGIL e UILPoste proseguono con determinazione nella loro battaglia contro le riorganizzazioni unilaterali attuate da Poste Italiane nei settori DTO, MP e PCL. Un primo segnale positivo arriva dalla recente ordinanza del Tribunale, che ha respinto tutte le eccezioni procedurali sollevate dall’Azienda, confermando la piena ammissibilità del ricorso presentato il 25 febbraio.
Con quel ricorso, Slc Cgil e UILPoste hanno chiesto al Giudice di riconoscere il comportamento antisindacale di Poste Italiane e di sospendere l’applicazione delle riorganizzazioni ai propri iscritti. Lo scopo? Riavviare un confronto serio, trasparente e rispettoso del ruolo di tutte le organizzazioni sindacali, a tutela concreta dei diritti dei lavoratori.
Il Giudice ha ritenuto di non concedere per ora il provvedimento d’urgenza richiesto ai sensi dell’art. 700 c.p.c., non per mancanza di fondamento del ricorso, ma per l’assenza – secondo il Tribunale – di un pregiudizio imminente e irreparabile tale da giustificare un intervento immediato.
Tuttavia, qualcuno ha cercato di strumentalizzare l’ordinanza, spacciandola per una vittoria dell’Azienda e delle sigle firmatarie degli accordi. Nulla di più fuorviante: la verità è che il merito della questione non è stato ancora esaminato. La prossima udienza è fissata per il 13 novembre.
SLC CGIL e UILPoste non hanno firmato riorganizzazioni “al buio”, ma hanno scelto la strada della coerenza, della legalità e della trasparenza. Una linea che continueranno a perseguire, convinti che – approfondendo le carte – il Giudice riconoscerà la fondatezza del ricorso.
Nel frattempo, proseguono le mobilitazioni e tutte le iniziative necessarie per contrastare riorganizzazioni considerate sbagliate nel merito e gravi nel metodo.
“La partita è aperta. E noi non arretriamo di un passo.”
Le Segreterie Nazionali SLC CGIL e UILPoste